Verne in salsa kung-fu? Ma sì, perché no, abbiamo anche visto di peggio. Jackie Chan produce ed interpreta (ma oramai le memorabili sequenze di combattimento sono davvero un ricordo), Coraci dirige senza guizzi, tutto il film è nei numerosi camei sparsi per tutta la durata della pellicola. Il più famoso, quello del GOVERNATORE Shwarzenegger, è da antologia del trash e fa piacere sapere che sia stato realizzato prima e non dopo l'elezione. Meno memorabile ma più appagante per i fan il ritorno del grandissimo Sammo Hung, in scena con Chan dopo lunghi anni (e quanti grandi film fecero assieme ai tempi di Hong-Kong). Attenzione a Steve Coogan e Cécile De France (già vista e premiata neL'appartamento spagnolo) perché potrebbero fare strada anche ad Hollywood. Remake sostanzialmente inutile, noiosetto quanto l'originale, che a parte David Niven non è che fosse poi questo granché, Il giro del mondo in 80 giorni è la classica pellicola che si dimentica appena accese le luci nella sala in cui è proiettata, ma per due ore qualche risata la strappa: il cast è simpatico e mattacchione ed è un ottimo modo per vedere dal vivo, senza che siano ricostruiti al computer, gli splendidi scenari del west americano e della Cina. C'è pure un premio Oscar (Jim Broadbent), impossibile chiedere di più.

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