In un castello, Mary Hunter (Rossana Podestà) si sveglia durante un temporale e seguendo un lamento arriva alla sala delle torture: dentro la Vergine di Norimberga trova il cadavere di una donna e sviene. Il giorno dopo il dottore le dà un calmante e il marito Max Hunter (George Rivière) spiega che si è trattato di un incubo: probabilmente Mary è stata turbata dal temporale e dal recente trasferimento al castello. Nella Vergine non c’è alcun cadavere e quella sala è un museo che ricorda un famigerato antenato di Max. Mary, risvegliatasi, è rassicurata da Max, ma è di nuovo si spaventa nel vedere lo sfregiato e sinistro Erich (Christopher Lee), il custode del museo che Max gli presenta come una brava persona. Nonostante le rassicurazioni Mary è in costante apprensione. Ne ha ben donde perché un crudele assassino vestito come l’antenato colpisce nel castello. L’inizio è sontuoso, con un dispiego di pura atmosfera gotico-italiana, tra scenografie ricche e cupe, tendaggi svolazzanti, lampi e tuoni e Rossana Podestà che si aggira in vestaglia per le stanze deserte inseguendo un lamento di donna sino alla sala delle torture, con teschi e strumenti di morte, e soprattutto con la Vergine di Norimberga e il suo tremendo contenuto. Titoli su musica jazzata – non del tutto appropriata – e poi l’inizio del film vero e proprio che pur non mantenendosi all’altezza del prologo resta un valido esempio dell’horror italiano dei tempi migliori. La storia ha spunti interessanti ma non va oltre la normale amministrazione, indebolita anche da inserimenti incongrui come quello di un agente dell’FBI. Christopher Lee, nonostante il look macabro che riempie lo schermo, è sprecato in un classico ruolo da red herring. Rossana Podestà è invece turgida e trepidante in una perfetta incarnazione dell’eroina gotico-romantica. Margheriti dirige con sapienza, gusto visivo e movimenti di macchina fluidi e avvolgenti, rendendo il film una esperienza per gli occhi. Bel finale con spettacolare scoperta dell’assassino e del movente
Nessun commento:
Posta un commento