Nel 1999, in una società controllata dalla tecnologia computerizzata e manovrata da tecnici idioti e dai loro avidi padroni, un carcerato nero, ex poliziotto (D. Washington), è l'unico a tenere testa a un efferato “malvagio”, programmato sugli istinti e le pulsioni di un serial killer. Nella sceneggiatura di Eric Bernt non mancano interessanti spunti di partenza, ma sono sprecati in un film artificioso e sensazionalistico, condotto al ritmo convulso e meccanico di un videogame.
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